Vi sono tributi come l'IVA che vengono pagati dai consumatori finali in occasione dell'acquisto di beni e servizi, altri come l'IRPEF che ai dipendenti pubbici e privati vengono prelevati direttamente dalla busta paga ed altri ancora da versare seguendo le specifiche modalità previste dalla legge.
Ad esempio il canone RAI, che è un'imposta a tutti gli effetti, va pagato attraverso i bollettini presso gli uffici postali, nelle tabaccherie abilitate, telefonicamente e via internet.
Anche il bollo dell'auto può essere pagato recandosi in un ufficio postale, in tabaccheria ed in alcune regioni italiane in via telematica. Prima d'effettuare il versamento del tributo locale è però utile verificarne l'ammontare, il quale non è sempre fisso nel tempo dal momento che varia sulla base di diversi fattori.
L'importo della tassa di circolazione deriva, infatti, dalla potenza del mezzo moltiplicata per la classe d'inquinamento e dall'aliquota fissata da ogni singola regione italiana.
La tassa per lo smaltimento dei rifiuti (TARSU) va versata al comune in cui si trova l'immobile sottoposto alla tassazione ed è l'ente locale a stabilire le tariffe a metro quadro, diverse per appartamenti ed attività commerciali. E' importante ricordare come il presupposto per la TARSU sia rappresentato dalla superficie dell'immobile, piuttosto che l'effettivo utilizzo del servizio di raccolta rifiuti.
Come sanno tutti i contribuenti in questo caso arrivano a casa i bollettini attraverso i quali procedere al pagamento, in un'unica soluzione o a rate, in modo d'evitare l'invio della cartella esattoriale con i relativi costi di notifica e le sanzioni che crescono con il trascorre del tempo rispetto alla scadenza.
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